Si è conclusa la prima tappa della Mini Transat 2017. Primo al traguardo nella categoria Proto Ian Lipinski, partner Nke, che ha preceduto il connazionale francese Arthur Léopold-Léger, dopo un arrivo in volata e un impressionante recupero, considerando che a 70 miglia dal traguardo ne aveva una ventina di ritardo. A seguire, dopo qualche ora sono arrivati nell’ordine Erwan Le Mené, Romain Bolzinger e Aurelien Poisson.

Nella categoria Serie il primo a tagliare la linea d’arrivo è stato Valentin Gautier su Shaman, dopo 10 giorni 3 ore e 40 minuti di navigazione, seguito a un paio d’ore da Rémi Aubrun e dalla brava Clarisse Crémer.

GLI ITALIANI

Tra i nostri ragazzi, ottimo sesto posto nei Serie per Ambrogio Beccaria su Alla Grande Ambeco, giunto a circa 4 ore dal primo dopo una regata condotta sempre nel gruppo di testa, che fan ben sperare anche per la sua competitività in vista della seconda tappa. Particolarmente degna di nota la  performance del campione italiano: si è messo alle spalle numerosi prototipi (barche molto evolute con prua tonda, foils e derive) ed anche alcuni Mini Serie di ultima generazione, i Pogo 3, più veloci della sua barca.

Sempre nei Serie 23° posto al traguardo per Andrea Pendibene su Pegaso Marina Militare, che ha attuato una tattica conservativa e prudente, forse scottato dai ritiri nelle due precedenti edizioni. Per lui il “derby” da vincere è quello contro la barca della Marina Francese: per ora obiettivo centrato!

16° posto finale nei Proto per Andrea Fornaro su Sideral dopo una regata con alti e bassi, condotta sempre alla ricerca di rotte coraggiose: è stato infatti quello che si è tenuto sempre più a Ovest e in mare aperto rispetto a tutti gli altri, sia nel passaggio a Capo Finisterre, dove è tra i pochi ad essere passato all’esterno della zona interdetta di separazione del traffico marittimo, sia nella discesa verso le Canarie.

SEGUICI SU FACEBOOK:

Fino a qui le note liete. Gli altri italiani purtroppo sono stati vittime di avarie tecniche. A partire da Emanuele Grassi che negli ultimi giorni ha visto una piastra del timone di dritta sfondare lo specchio di poppa della sua Penelope. Grassi ha effettuato una riparazione di fortuna per turare la falla e ora sta navigando a bassa velocità e in condizioni precarie cercando di raggiungere Las Palmas, dove poi spera di riparare il danno in maniera più efficace.

Gli altri due italiani purtroppo si sono già ritirati causa disalberamento. Matteo Rusticali è già ritornato da tempo sulla costa francese dopo l’inconveniente accaduto nei primi giorni di regata. Andata ancora peggio a Luca Sabiu che ha disalberato al largo della Galizia, ferendosi alle costole nelle fasi concitate dell’indicente, e ha dovuto chiamare i soccorsi facendosi recuperare da un elicottero. La sua barca è rimasta alla deriva e non è ancora stata recuperata.

Luca Sabiu Mini Transat

Luca Sabiu con i suoi strumenti Nke Marine Electronics