La 21° edizione della Mini Transat si è appena conclusa e possiamo tracciare un bilancio della partecipazione italiana.
Alla partenza della storica regata in solitario dedicata ai Mini 6.50, evento considerato il primo passo per una carriera da velista oceanico, erano presenti sei italiani su ottantuno iscritti.
Nei Proto Andrea Fornaro (ITA 931) e Matteo Rusticali (ITA 444), mentre nei Serie Ambrogio Beccaria (ITA 539), Andrea Pendibene (ITA 883), Emanuele Grassi (ITA 603) e Luca Sabiu (ITA 538).
Nella prima tappa, da La Rochelle a Las Palmas, Ambrogio Beccaria su “Alla Grande Ambeco” si è distinto per conduzione e tattica posizionandosi al 6° posto, mentre Andrea Fornaro, forse a causa di alcune scelte strategiche e problemi di energia elettrica, piazzerà “Sideral” solo 16° nei Proto.
Andrea Pendibene ha adottato una tattica molto conservativa senza rischiare troppo posizionando “Marina Militare” al 22° posto.
Una storia a parte per gli scafi che hanno subito danni ed avarie: purtroppo Rusticali e Sabiu saranno ben presto fuori dalla competizione, mentre Emanuele Grassi, dopo un urto nella parte poppiera che gli ha distrutto un timone, arriverà solo 48°.
Lo scafo di “Penelope“, benché danneggiato nella struttura, non ha subito danni alle attrezzature e sopratutto al pilota automatico. Rimesso in condizione di proseguire in tempi record potrà prendere il via alla partenza per la Martinica.
La seconda tappa di 2700 miglia vede Andrea Fornaro, molto combattivo, ingaggiare un duello con i primi e recuperare alcune posizioni per poi concludere con un ottimo 4° posto, primo degli italiani.
Andrea Pendibene raggiunge l’obiettivo portando a termine la traversata in poco più di diciassette giorni. Si piazzerà in centro classifica al 28° posto.
Ambrogio Beccaria, costretto ad una sosta tecnica, proseguirà la regata penalizzato riuscendo comunque a recuperare parecchie posizioni sino a concludere 42°.
Purtroppo ancora guai per Emanuele Grassi, in difficoltà poco dopo la partenza per un malfunzionamento del generatore di corrente: costretto a limitare l’uso dell’elettronica, ha tenacemente proseguito sottoponendosi a turni estenuanti. Malgrado ciò concluderà la traversata piazzandosi 44°.
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